Sono sempre di più le persone contrarie alla pena di morte e in calo il numero di Paesi che ricorre a questa sanzione penale. Il consenso per la pena capitale negli Stati Uniti, uno degli ultimi Stati occidentali ad utilizzarla, ha raggiunto nel 2016 il punto più basso degli ultimi 40 anni.
Sono infatti 5 su 50 gli Stati della federazione che prevedono ancora la pena capitale e le esecuzioni effettuate nell’ultimo anno sono risultate in forte calo rispetto al passato, in un trend in diminuzione da molti anni. A livello nazionale, 20 detenuti sono stati giustiziati nel 2016, secondo un rapporto del Death Penalty Information Center. Questo dato è il più basso dal 1991, quando furono giustiziati 14 detenuti.
I motivi che stanno permettendo la riduzione delle esecuzioni sono la maggiore sensibilità e le campagne intraprese da molti gruppi e da diverse organizzazioni che hanno impedito in alcuni stati di svolgere esecuzioni e ottenuto di cancellare la pena capitale da molti codici. Lo Stato dell’Ohio, per esempio, non ha eseguito uccisioni dal 2014 per le difficoltà di reperire i farmaci necessari per le iniezioni letali. Le case farmaceutiche stanno infatti bloccando la produzione e la vendita dei sieri della morte. Il numero di condanne a morte imposte dai tribunali americani è inoltre diminuito sostanzialmente nel 2016, raggiungendo il suo punto più basso dal 1972.
Fonte: Pew Research Center