Ogni operazione finanziaria interessa non solo le dirette controparti che la generano ma ha anche effetti sul mondo circostante e può avere influenze indirette su tutto il sistema economico e finanziario. È il risultato della globalizzazione e della crescente apertura del mondo ai mercati e agli scambi.
Diversi operatori economici hanno compreso l’importanza del proprio ruolo ed hanno iniziato a considerare i loro business in una nuova ottica e a mettere in pratica nuove modalità che gli permettano di avere un impatto positivo sulla società e sul mondo, salvaguardando il profitto e la propria attività. È questo Il principio che sta alla base della “finanza di impatto”, un nuovo modo di gestire investimenti e scambi che punta al benessere di investitori e mercato.
Il termine “investimento di impatto” ha incominciato ad essere utilizzato circa un decennio fa; tra i primi c’è stata un’organizzazione filantropica tra le più grandi al mondo, la Fondazione Rockefeller. Oggi 229 grandi investitori mondiali si sono uniti per condividere questi principi in maniera concreta e misurabile, la loro rete si chiama Global Impact Investing Network e ne sono coinvolte soprattutto aziende legate ad alcune delle sfide più importanti che riguardano il pianeta, dall’agricoltura sostenibile alle energie rinnovabili, dalla conservazione dell’ambiente alla microfinanza, fino all’housing sociale, alla salute e all’educazione. Il loro numero è in costante aumento e lo scorso anno le operazioni che hanno realizzato è cresciuto del 60% rispetto a quello precedente, raggiungendo i 30 miliardi di euro.
Fonte: Global Impact Investing Network; Il Sole 24 Ore – 8 agosto 2018
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