Fare del bene fa bene
alla salute, lo dice la scienza. Il fatto di compiere volontariamente degli atti
a beneficio di altri è associato non soltanto allo sviluppo dei rapporti
sociali ma anche ad un miglior stato di salute (come un ridotto rischio di
malattie cardiovascolari).

Per verificare che questa associazione non fosse
semplicemente dovuta al fatto che persone più in salute sono più predisposte a
compiere gesti di generosità e per studiare meglio i meccanismi sottostanti,
gli studiosi dell’Università di Sewanee (Stati Uniti), hanno condotto un
esperimento. Ai partecipanti veniva richiesto di praticare, per 5 settimane,
degli atti di generosità rivolti ad altre persone, al mondo in generale, o a se
stessi (ogni partecipante poteva trovarsi in una sola di queste condizioni).
Oltre a valutare se e come i soggetti hanno aderito a questo compito, i ricercatori
hanno effettuato varie misurazioni, inclusa l’espressione di alcuni geni che è
normalmente legate alle situazioni di avversità e che aumenta i livelli
infiammatori del corpo, favorendo l’insorgere di malattie. I risultati hanno
dimostrato che coloro che si erano impegnati in gesti a favore del prossimo
mostravano una riduzione di questa espressione genica, aspetto che non
riguardava gli altri soggetti, inclusi coloro che erano stati generosi con se
stessi o con il mondo in generale.

I ricercatori hanno
concluso che impegnarsi in piccoli atti di gentilezza per gli altri ha un
impatto positivo sui processi del nostro organismo che favoriscono lo stato di
salute, e sono sufficienti 5 settimane per notare questo effetto.

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Fonte: National Center for Biotechnology Information

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