Una start up bolognese formata da tre
giovani architetti ha lanciato la piattaforma Sfridoo che permette alle imprese di vendere e comprare avanzi, invenduti, sottoprodotti e scarti
di produzione che andrebbero persi o che avrebbero un elevato costo di gestione e smaltimento.
La missione del progetto è, come descrivono gli stessi ideatori, quella di
“generare la simbiosi industriale tra le imprese, intesa come scambio di
sottoprodotti, avanzi di magazzino e cespiti aziendali. Creare un mercato dove il
termine rifiuto viene inteso come risorsa, proponendo alle imprese progetti e
strumenti”. Il processo inventato dalla startup permette all’azienda
interessata di inviare una richiesta per i prodotti che intende smaltire, inserendo i propri
dati e prodotti oggetto di vendita. Sfridoo mette in contatto l’offerta con la domanda e crea l’incontro con altre aziende con esigenze complementari, fino a giungere alla compravendita vera e propria. In questo modo si viene a formare una rete di imprese virtuose che contribuiscono alla sostenibilità ambientale
e all’economia circolare. Molte sono le aziende italiane che hanno già cominciato a utilizzare la
piattaforma, valorizzando i propri scarti e ottimizzando le
tecnologie di gestione.
L’azienda è nata 4 anni fa e si è recentemente allargata anche al mercato delle attrezzature aziendali. Con la piattaforma Riusoo, oggi rimette in circolo anche i macchinari che vengono dismessi dalle aziende ma che possono essere riutilizzati da altre, creando un vero e proprio mercato secondario che grazie alle possibilità offerte dalla rete permette importanti ottimizzazioni economiche e ambientali.
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Fonte: Sfridoo; Riusoo – 24 novembre 2021
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