Eurostat ha pubblicato nuovi dati che mostrano come il benessere sul posto di lavoro sia aumentato negli ultimi 5 anni in Europa.
Guardando indietro di cinque anni sembra che nella maggior parte dell’Unione europea la mobilità del lavoro abbia reso i lavoratori più felici. La maggior parte dei Paesi europei mostra infatti un tasso di soddisfazione sul lavoro più elevato rispetto al 2017. I maggiori incrementi sono stati in Ungheria (dal 45 al 65%), Lituania (dal 58 al 71%), Cipro (da 43 a 61%), Olanda (da 32 a 42%) e Irlanda (da 19 a 61%), seguiti Croazia, Slovenia e Italia. Il nostro Paese ha aumentato del 6,8% la soddisfazione al lavoro, passando dal 53% di lavoratori con un alto livello di soddisfazione al 59,8%.
La misura della felicità della soddisfazione sul posto del lavoro nell’ultimo anno delinea un momento delicato che vede milioni di dipendenti che scelgono di lasciare la propria azienda. Secondo le analisi, la mobilità è aumentata in media del 45% rispetto all’anno precedente. “Questo parla anche di un nuovo modo di lavorare o di cercare una nuova sfida e non necessariamente di insoddisfazione per il luogo in cui lavori”, afferma María Obispo, head hunter presso LLYC.
Il trend positivo infatti trova una possibile spiegazione: “Prima le aziende sceglievano i lavoratori, mentre ora sono i lavoratori a scegliere le aziende. Il fatto che un maggiore potere sia nelle mani dei lavoratori potrebbe essere alla base di questo cambiamento” conferma. I lavoratori che trovano maggiore soddisfazione sono quelli autonomi.
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