Torino 27 Ottobre 2014: Sono a migliaia le manifestazioni ed i gruppi religiosi musulmani in tutto il mondo che prendono le distanze dalla violenza e dalle atrocità del fondamentalismo. “Nessuno può strumentalizzare la religione per giustificare gli omicidi, la violenza e l’odio” affermano gli imam, i fedeli e milioni di musulmani in ogni paese del mondo attraverso decine di cortei, conferenze e preghiere che stanno attraversando molti paesi da oriente ad occidente.
A Torino il 27 ottobre si sono incontrati musulmani, cristiani, credenti di altre fedi per dare un messaggio al mondo, per condividere i valori di misericordia e di compassione e dire no agli atti di divisione tra gli uomini, le fedi e le culture. Centinaia di persone nella moschea Taiba, la più grande della città, hanno pregato insieme per la pace e per l’unità. Coreis, la Comunità Religiosa Islamica Italiana, l’organizzazione che riunisce il maggior numero di cittadini italiani musulmani (oltre 50 mila su 1 milione e 300 mila musulmani in Italia) ha rilasciato la dichiarazione che “l’Isis è una terribile aberrazione senza giustificazione alcuna. Il risultato della follia dei fondamentalisti e di chi la fomenta è di generare odio verso la religione, quasi come se fosse la causa di tutti i mali. La differenza tra l’atteggiamento religioso e quello antireligioso è la ricerca di una pace e di un equilibrio all’interno di un autentico quadro tradizionale sulla base di ciò che di meglio le civiltà hanno trasmesso e cioè i principi spirituali e i valori irrinunciabili a partire da quello della vita".
Manifestazioni simili si sono svolte in tutto il paese ed in tutto il mondo.
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Fonte: Il Dialogo.org
Fonte: Coreis