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GIOCO D’AZZARDO: VERSO IL GAME OVER

Le slot machine nei bar ed il problema del gioco patologico provocato dal loro uso hanno i giorni contati.

Sono numerosi i fronti di rifiuto di questa strumentalizzazione del gioco, a partire dai singoli esercizi che li stanno eliminando, passando per le associazioni che ne contrastano l’installazione, fino alle iniziative istituzionali che ne sanciscono l’abolizione. In questo senso le regioni ed i comuni hanno la facoltà di vietare il gioco d’azzardo nei lori territori.

La Valle d’Aosta ha approvato lo scorso 12 giugno la legge “no-slot” per abolire definitivamente tutte le macchinette dalla sua regione.

La Lombardia ha emesso una legge regionale contro il gioco d’azzardo patologico che preannuncia seguiti in molte altre regioni

Nel 2014, primo anno di effettiva applicazione delle norme, in Lombardia il numero delle slot installate è calato dell’11%, oltre 2000 esercizi hanno scelto di abbandonare le macchinette, anche grazie agli sgravi sull’Irap.

La modifica sulla legge, approvata il 28 aprile 2015, ha stabilito criteri più protettivi come l’applicazione della distanza minima di 500 metri da scuole, ospedali, chiese, oratori e centri di aggregazione. Questi principi valgono sulle nuove autorizzazioni per l’installazione di macchinette ma anche per quelle già presenti attive; nel caso di presenza nella fascia di rispetto, queste dovranno essere spente definitivamente allo scadere della licenza. Grazie a questo provvedimento nei prossimi due o tre anni, in tutte le città della Lombardia le slot machines verranno praticamente dimezzate e entro sei anni, alla scadenza dell’ultima licenza oggi in vigore, dovrebbero sparire definitivamente.


Fonte: Dl 14 legge 23/2014; Dl 158/2012; Legge Regione Lombardia 11 del 6/15;

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015
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