OSLO 22 febbraio 2015: Mano nella mano, centinaia di musulmani norvegesi si sono mobilitati ed hanno formato una catena di pace a protezione della principale sinagoga ebrea di Oslo. Un gesto simbolico organizzato su Facebook da un gruppo di giovani scandinavi di fede islamica in seguito agli attacchi che hanno colpito uno dei luoghi di preghiera ebraici di Copenaghen. Organizzata in modo da finire con il termine dello shabbat, per consentire anche agli ebrei usciti dalla sinagoga di unirsi al cerchio di pace, la manifestazione ha coinvolto ebrei e di musulmani, insieme in un clima di solidarietà e di unione, uniti per la pace tra le fedi ed i popoli.
“Se i jihadisti vogliono usare violenza nel nome dell’Islam – avevano scritto a inizio settimana i promotori dell’iniziativa – devono prima passare attraverso noi musulmani. Poiché l’Islam significa proteggere i nostri fratelli e sorelle a prescindere dalla loro religione, significa superare l’odio e non sprofondare allo stesso livello dei nemici”.
La diciassettenne norvegese musulmana ideatrice, Hajdar Ashrad, parla così davanti alla gente radunata: “Oggi noi musulmani vogliamo dimostrare la nostra visione della religione, e modificare l’immagine di noi che danno i media. Oggi vogliamo dimostrare che Islam vuol dire pace e unità”.
Manifestazioni simili si stanno svolgendo in queste settimane in tutto il mondo e coinvolgono milioni di persone in favore del dialogo e la collaborazione tra le religioni e le fedi, da Parigi a Roma, da New York fino a Cape Town.
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Fonte: Reuters