Il consumismo sta passando di moda? Comprare continuamente oggetti per usarli poco e stare dietro alle mode incomincia a mostrare i suoi limiti etici ed ecologici e da più parti si fanno spazio alcune alternative.
Il giovane inglese di Cambridge Tom Cridland ha inventato una maglia che non cede ne al tempo ne alle leggi del mercato e che dura 30 anni. La felpa è fatta in materiale che non si rovina con l’uso e con i lavaggi, non perde il colore ne si stringe e rappresenta la sfida di Cridland per combattere l’obsolescenza programmata e di ciò che egli descrive come il “fast fashion” di cui sono vittime tante persone in tutto il mondo. Una campagna contro le tendenze della moda che si traducono in capi di scarsa qualità e che non durano a lungo, apposta per essere cambiati più spesso.
“Vestirsi è una scelta che ha un forte impatto sull’ambiente” dice Tom, “il modo in cui è prodotto il tessuto, i processi con cui sono tinti e confezionati i capi e il loro smaltimento, possono essere gestiti con più attenzione per la natura” afferma. Il suo principio è che come facciamo attenzione a ciò che mangiamo dovremmo dedicare più cura a ciò di cui ci vestiamo; non sprecare i vestiti e dar loro più vita.
Dopo il successo della felpa sono nati anche i pantaloni e le giacche “30 anni” con il messaggio di questa linea di vestiti che è “comprare meno e comprare meglio”, una filosofia che ha suscitato grande interesse negli Stati Uniti anche da parte di personaggi famosi come Leonardo Di Caprio, Hugh Grant,
Miley Cyrus e Daniel Craig.
Fonte: Tom Cridland