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NUOVI CARBURANTI: L’ITALIA FA SCUOLA

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Il 15 di Luglio
un Boeing di linea della compagnia South African Airways è volato da
Johannesburg a Città del Capo alimentato per il 50% da biocarburante.

È un’azienda
con sede ad Arma di Taggia (Imperia) ad avere inventato il metodo per ricavare
carburante dai semi di tabacco, con la collaborazione dei ricercatori
dell’Università Cattolica di Piacenza. L’azienda ligure ha prima brevettato un
processo per l’estrazione del biocarburante dai semi e, nel 2011, ha ottenuto
il seme Solaris, ideale per questo scopo. Un seme non geneticamente modificato,
non alimentare e senza nicotina. Da quel momento ha lanciato la sperimentazione
della tecnologia con partner industriali in Italia, Sudafrica, Brasile e Stati
Uniti. “Questo primo volo è per noi motivo di orgoglio e grande emozione”,
ha commentato il fondatore di Sunchem. “Ingegno e risorse totalmente italiane
sono alla base di questo successo mondiale”.

Dal Piemonte,
invece, arriva un metodo innovativo per produrre carburanti da plastica
riciclata. La start-up che lo ha brevettato, Sintol, è stata lanciata da tre
neolaureati vincitori del bando Start Cup Piemonte e Valle D’Aosta nel 2015.
Nata dalla constatazione che “molta della plastica consumata non viene adeguatamente
riciclata
”, Sintol punta alla produzione di carburanti sintetici avanzati, per
riscaldamento e autotrazione, ottenuti da materie plastiche riciclate ed ha
scelto come sede una vecchia centrale termoelettrica a Front (Torino) che sarà
riconvertita a tale scopo.


Fonte: Sunchem; Sintol

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