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LE ARMI NUCLEARI SONO SEMPRE MENO

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Dopo aver raggiunto il picco alla fine degli anni ‘80, il numero di testate nucleari posseduto dai Paesi del mondo è diminuito significativamente e oggi ci troviamo ai minimi dalla fine della guerra fredda e degli ultimi 30 anni.

Erano oltre 60.000 le bombe atomiche immagazzinate negli arsenali militari prima del 1988, quando gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica firmarono lo storico trattato sulle armi nucleari, da allora il loro numero è sempre diminuito, arrivando a meno di 10.000 del 2017, il minimo da oltre 30 anni. Da quel momento le due superpotenze non hanno più costruito nemmeno una nuova testata nucleare e il trattato è diventato realtà, interrompendo la corsa agli armamenti e le rivalità trai due blocchi. I Paesi dell’Est europeo, uno dopo l’altro (Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania) hanno avviato un processo di indipendenza dal controllo sovietico e di progressiva smilitarizzazione. Verso la fine del 1989, il Muro di Berlino cade, ponendo simbolicamente fine alla Guerra Fredda e alla rincorsa atomica.

Il 2017 è stato l’anno del grande accordo dei Paesi riuniti nell’Assemblea generale Onu a New York che hanno firmato il trattato globale che mette al bando ogni arma nucleare. L’ONU decide così di abolire definitivamente l’uso delle armi atomiche e di adottare una risoluzione che ne impedisce sostanzialmente la costruzione, lo sviluppo e l’utilizzo.


Fonte: Bullettin of Atomic Scientists – 7 gennaio 2017


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