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BARBARA SCHIAVULLI

per la campagna per la Parità di Informazione Positiva #mezzopieno

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Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, ha seguito molti fronti collaborando con le principali radio e TV. Oggi dirige Radio Bullets, una testata giornalistica online che si occupa di Esteri. Ha pubblicato diversi libri tratti dalla sua esperienza sul campo ed è vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali tra cui il Premio Lucchetta, il Premio Italian Women in the World e il Premio Maria Grazia Cutuli.


 

Cos’è per lei una buona notizia?

È quando succede qualcosa che ha una rilevanza sociale positiva. Scoppia la pace in un paese? È una buona notizia. Vince una squadra di studentesse afgane? È una buona notizia. Occupandomi di Esteri, quando trovo fatti che penso possano ispirare tutti, li diffondo, proprio perché parlano di contesti difficili in cui la fiducia per il mondo non viene meno.

 

Qual è per lei il ruolo dell’informazione nel benessere della società?

L’informazione è uno di pilastri di una società: per essere libera e critica una società deve essere ben informata. Quando manca l’informazione c’è spazio per le dittature, perché le menti si chiudono. L’informazione aiuta le persone ad aprirsi verso il mondo e a conoscere bene il contesto in cui vivono.

 

Qual è il suo contributo per una buona informazione?

Cerco di fare un giornalismo indipendente, onesto, basato sulla competenza e con buona fede. Voglio dare un servizio alle persone e non agli editori, anche perché può capitare di mettere a rischio la tua vita per portare la testimonianza di qualcuno che ha da dire qualcosa di importante, dall’altra parte del mondo.

 

Può il giornalismo rappresentare uno strumento per aumentare la fiducia e ridurre la conflittualità?

Il giornalismo deve essere guardingo quando si tratta di tutelare i diritti dell’opinione pubblica, deve tirare fuori la verità, ha un profondo valore educativo e formativo. Serve a far conoscere quel che accade nel mondo che ci circonda contribuendo a educare ad avere menti critiche, aperte, inclusive e a combattere ignoranza e preconcetti. Tutto ciò riduce la conflittualità.

 

Cosa vuol dire per lei vedere il bicchiere mezzo pieno?

Frida Khalo diceva «Dove gli altri vedono confini io vedo orizzonti». Per me significa avere ottimismo e guardare oltre alla ‘visione facile’. Vedere le cose da altre posizioni ed equilibrare i punti di vista, serve anche a scegliere da che parte stare. Questo per me è vedere il bicchiere mezzopieno.


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