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È stato approvato il primo e unico farmaco al mondo per il trattamento della bronchiectasia non correlata alla fibrosi cistica, una malattia che colpisce milioni di persone ogni anno e che causa numerosi decessi a causa delle sue complicazioni.
Il riconoscimento della Food and Drug Administration, l’ente regolatore per i farmaci statunitense, rappresenta una svolta storica nella gestione di questa malattia polmonare cronica che ha una mortalità media a 5 anni per pazienti con bronchiectasia grave che può superare il 30%, soprattutto se associata a broncopneumopatia cronica ostruttiva, asma o infezioni ricorrenti. Il Brensocatib è un inibitore somministrato per via orale una volta al giorno, che agisce direttamente sull’infiammazione neutrofila, una delle principali cause delle esacerbazioni della bronchiectasia. La malattia, caratterizzata da dilatazione permanente delle vie aeree, tosse cronica e infezioni respiratorie ricorrenti, spesso ha origine idiopatica, cioè senza causa nota.
Secondo Doreen Addrizzo-Harris, direttrice del Programma Bronchiectasia della New York University, “questa approvazione rappresenta un cambiamento paradigmatico: per la prima volta abbiamo un trattamento che affronta una causa fondamentale della malattia”.
In Italia, la prevalenza stimata è di 168 casi ogni 100.000 abitanti, con oltre 10.000 nuovi casi all’anno. L’arrivo di Brensocatib (nome commerciale Brinsupri) apre nuove prospettive terapeutiche anche per i pazienti europei, dove finora le opzioni erano limitate a trattamenti sintomatici che non erano tuttavia in grado di curare la malattia né di farla regredire.
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Fonte: Food and Drugs Administration; Nature

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