La buona notizia del giorno ■
Un team creativo di New York ha sviluppato un dispositivo poetico destinato a rivoluzionare il modo in cui vediamo il mondo: si chiama Poetry Camera, una fotocamera che trasforma ogni scatto in una poesia. Ha la forma di una macchina fotografica ma invece di riprodurre l’immagine che viene inquadrata, genera versi ispirati alla scena, mescolandola sensibilità umana con l’intelligenza artificiale e ottenendo risultati sorprendenti e inaspettati.
Dietro il progetto c’è un piccolo team indipendente di New York che assembla ogni fotocamera a mano. Il dispositivo non archivia le foto né le invia a servizi esterni, garantendo così la privacy totale. Ogni macchina può essere personalizzata nel suo stile e nel modo in cui crea: si può chiedere alla camera di scrivere da prospettive insolite (come un’ape o una nuvola), scegliere la forma poetica, quella ironica o stampare poesie bilingui. Assemblata interamente a mano, è frutto del lavoro di un piccolo team autofinanziato che ha scelto di evitare le produzioni industriali per restare vicini alla propria community. È disponibile anche una versione open-source, pensata per chi vuole costruirla da sé o integrarla con altre soluzioni fantasiose, fantasie originali o altre tecnologie. La Poetry Camera vuole essere un nuovo approccio con la tecnologia, una nuova forma d’arte che invita a guardare il mondo con occhi nuovi e cuore aperto.
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Fonte: Poetry Camera

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