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Nel luglio 2024, Nash Keen è venuto al mondo alla soglia delle 21 settimane di gestazione (meno di 5 mesi). Un anno dopo il bambino è fuori pericolo ed è diventando il neonato più prematuro mai sopravvissuto.

Nato all’ospedale dell’University of Iowa Health Care (USA), pesava 283 grammi e misurava meno di 25 cm. La gravidanza di Nash è stata interrotta durate la 20ª settimana da una complicanza nota come incompetenza cervicale. Trasferiti d’urgenza in uno dei pochi ospedali capaci di gestire nascite così premature, i genitori Mollie e Randall Keen furono informati che non esistevano molte possibilità che il bambino sopravvivesse. Alla nascita, Nash era “trasparente, grande come un palmo di mano” dichiarano i medici. Il piccolo ha trascorso 182 giorni in terapia intensiva neonatale, affrontando interventi chirurgici e cure continue. Oggi, a un anno dalla nascita, pesa oltre 7,5 kg, usa ancora ossigeno e sondini ma mostra una sorprendente vitalità. Il suo soprannome, “Nash Potato” nato tra lo staff medico, è diventato un simbolo di resilienza in tutto l’ospedale e un caso per la medicina.

Prima della nascita di Nash, i suoi genitori persero una bambina. “L’abbiamo persa a sole 18 settimane di gestazione”, dice Mollie. “È stato dopo che mi è stata diagnosticata una cervice incompetente”. La coppia non sapeva se il loro sogno di avere una famiglia si sarebbe mai avverato. Nash è entrato nel Guinness di primati ed è diventato un messaggio di speranza per le famiglie che affrontano gravidanze difficili.

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Fonte: University of Iowa Health Center; Guinness World Record

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