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L’ARTE DI INVENTARSI UN LAVORO: IL CODISTA

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Giovanni Scafaro è un laureato in Scienze della Comunicazione con un master alla Bocconi, ha fatto di una situazione di difficoltà un trampolino per ripartire, usando l’ingegno.

“Tutto è iniziato da una semplice intuizione. Un bel giorno, all’improvviso e senza neanche tanto preavviso…perdo il lavoro…

l’azienda si trasferisce all’estero” dichiara il dott. Scafaro, “una mattina, in coda in ufficio pubblico per una mia pratica personale, ho notato che le persone in coda erano piuttosto seccate di perdere il loro tempo sottraendolo al lavoro o ad altre loro commissioni da sbrigare. All’improvviso si accende una lampadina: e se qualcuno prendesse le code per gli altri? per chi non ha tempo o voglia di farle? Potrebbe essere un lavoro a tempo pieno, quotidiano e regolarmente retribuito!

Giovanni è diventato il primo “codista” italiano ed è un professionista con tanto di brevetto depositato della sua idea, la quale gli ha permesso persino di creare una nuova categoria professionale registrata con un Contratto Collettivo riconosciuto a livello nazionale. Il Contratto Collettivo Nazionale per Codisti  è un “contratto a chiamata”, che comporta anche sgravi fiscali per le aziende e permette in brevissimo tempo di poter assumere i codisti per reinserirli immediatamente del mondo del lavoro.

Giovanni oggi ha sviluppato la sua idea e tiene anche corsi per codisti, ha aperto una agenzia di collocamento per dare lavoro a persone disoccupate che sta riscuotendo un grande successo.

Il contoterzista della coda prende 10 euro all’ora nette e la sua dote principale è sicuramente la pazienza.


Fonte: Giovanni Cafaro  

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