Un’avventura
di 6 anni ed 86mila chilometri, percorsi tutti in bicicletta, è la stoira di
Stephen Fabes, un medico londinese che nel gennaio 2010, all’epoca 29enne, ha
salutato la sua famiglia e i suoi colleghi del St Thomas’s hospital e ha
iniziato a pedalare. Ha attraversato 75 Paesi in sella alla sua compagna di
viaggio per curare i pazienti più bisognosi.
All’inizio
la sua missione era quella di raccogliere fondi per il British Charity Merlin
ma poi, nei paesi che ha visitato, ha incominciato ad occuparsi dei malati che
incontrava sulla strada ed ha attraversato così oltre cento confini
internazionali, pedalato una distanza pari a due volte la circonferenza del
pianeta.
“Quando
si viaggia in bicicletta l’universo è dalla tua parte; ho avuto un sacco di ospitalità” ha detto il medico. Stephen ha dormito
ovunque: in tenda, nelle scuole, nei monasteri, nelle stazioni di polizia,
nelle chiese e nelle moschee, mangiando e bevendo grazie alla generosità delle
persone incontrate nella sua strada. “Ho constatato che il mondo è un posto più
amichevole e più accogliente di quanto pensassi. Questo ha rafforzato la mia fede
nell’umanità” racconta il giovane medico. E’ così che la sua bicicletta lo ha
portato tra i malati di Hiv, tra i giovani narcotrafficanti, tra i bambini di
strada.
Ora
il medico che ha percorso in bicicletta 6 continenti per curare i malati
bisognosi è tornato a casa, più forte nell’animo e maggiormente consapevole di
sé. Quello che il suo viaggio intorno al mondo gli ha insegnato è l’importanza
del sacrificio; ha affermato di essere riuscito, finalmente, a trovare le
risposte che non riusciva a trovare quando si trovava a Londra e viveva la sua
normale quotidianità.
Fonte: Cycling the 6
Volonwrite per Mezzopieno