I bambini crescono rapidamente e i loro vestiti invecchiano in fretta, dopo pochi cambi diventano stretti e non entrano più. Un costo che incide molto sulle tasche delle famiglie e anche sull’ambiente
Il nuovo sistema che permette di riutilizzare i vestiti dei bambini più e più volte per bimbi diversi è nato in Danimarca. Gli indumenti non si comprano e non si buttano, ma si affittano. Si tratta di una grande comunità in cui ogni membro scambia con tutti gli altri pacchetti di indumenti di diverse taglie e per classi di età. Ogni membro paga solo una quota mensile e riceve ciò che serve per vestire il suo bambino, man mano che cresce.
L’idea è venuta alla giovane proprietaria di una lavanderia, Vigga Svenson. “Abbiamo bisogno di creare un sistema di consumo diverso, più intelligente”, ha detto in un intervista. Creata la sua startup nel 2014, Vigga ha dato il suo nome alla sua impresa che oggi conta 3.000 membri in Danimarca e oltre 20.000 capi in comodato tra le famiglie. Ogni articolo viene usato anche 150 volte e può raggiungere fino a cinque famiglie diverse. “Anche se vuoi comportarti in modo responsabile, come consumatore e come genitore, sei costretto a prender parte alla società dell’usa e getta se non hai alternative” ricorda la giovane imprenditrice. Nel mondo oggi si ricicla solo il 20% degli indumenti e tutti gli altri sono usati poche volte e poi gettati.
Fonte: Vigga – 10 settembre 2017