Lo spettro autistico comprende persone con deficit cognitivi ma anche persone con talenti e quoziente intellettivo al di sopra della media che però hanno delle profonde difficoltà nelle relazioni sociali.
Alcuni di loro hanno problemi gravi sul versante comportamentale per cui non sono in grado di affrontare la presenza di tanta gente. Ad oggi non esistono cure ma soltanto terapie farmacologiche per tenere sotto controllo alcuni sintomi come ansia, depressione, insonnia o aggressività.
A San Ponzo Semola, in provincia di Pavia, un gruppo di familiari di pazienti autistici, insieme a studenti e docenti dell’Università di Pavia, legati dalla passione per la musica e l’interesse per la ricerca scientifica, ha ideato l’Orchestra Invisibile. Il termine invisibile si riferisce a una sua caratteristica peculiare: poiché la presenza di un pubblico, anche conosciuto, turberebbe molti dei suoi componenti, ogni tipo di esibizione viene evitato e i musicisti, tutti affetti da autismo, suonano senza mostrarsi. Molti autistici non utilizzano infatti il linguaggio verbale e spesso nutrono una notevole predisposizione per la musica. La quasi totalità degli scambi all’interno e all’esterno di questo gruppo avviene così in una dimensione non verbale, suonando assieme.
Per ovviare alla difficoltà di apparire in pubblico sono state sperimentate soluzioni come quella di un pannello semi trasparente che li proteggesse, permettendo al contempo agli spettatori di vederli. “Abbiamo anche suonato in un teatro a Torino in penombra", afferma il suo ideatore Pierluigi Politi. In questi anni l’esperienza dell’Orchestra Invisibile ha creato musicisti e portato dei notevoli miglioramenti in persone con una forma di autismo severa, soprattutto per ciò che riguarda la comunicazione e la socializzazione.
Fonte: Cascina Rossago; La Provincia Pavese – 17 ottobre 2017