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RIVIVE DOPO 72 ANNI IL PIÙ GRANDE AFFRESCO DEL MONDO

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Ci vollero tre giorni per distruggerli e oltre settant’anni per riportarli in vita. I grandi affreschi che tappezzavano il Camposanto di Pisa, furono bruciati il 27 luglio del 1944 dall’incendio scatenato da una granata che colpì Piazza dei Miracoli in pieno conflitto mondiale. Il fuoco carbonizzò i 2.500 metri quadrati di pitture che dal Trecento avevano vegliato sulle tombe dei pisani più illustri.

Il 22 dicembre 2016 il mondo ha potuto vedere di nuovo al loro posto e restaurati i portici, capolavoro di Buonamico di Buffalmacco, ritenuti ormai perduti dopo il bombardamento di 72 anni prima. Si compie così un recupero artistico ritenuto quasi impossibile, iniziato poche settimane dopo il disastro, al quale hanno lavorato tre generazioni di restauratori, storici dell’arte e studiosi.

Il processo realizzato da diversi team di tecnici ed esperti, è partito da fotografie in bianco e nero scattate negli anni 30 e ha dell’incredibile. I restauratori hanno lavorato su strati pittorici sottilissimi, a volte meno di un millimetro, riposizionando milioni di frammenti per ricomporre le immagini, hanno tolto le opere carbonizzate dai vecchi supporti di eternit, scelto nel periodo postbellico nel primo affannoso tentativo di salvare gli affreschi, trasferendole su nuove superfici. Si sono persino usati speciali batteri coltivati dal microbiologo Giancarlo Ranalli dell’Università di Campobasso, per separare gli affreschi dalla colla usata nel Trecento per farli aderire alle pareti.


Fonte: Pisa Today

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015
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