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GLI STUDENTI INVENTANO IL GUANTO CHE FA PARLARE I SORDI

L’idea è venuta da due studenti che viste le difficoltà a comunicare delle persone sorde e mute, hanno deciso di inventare qualcosa che permettesse loro di uscire dal silenzio e di parlare con il mondo esterno.

Si tratta di un guanto che traduce il linguaggio dei segni e lo trasforma in parole. All’Istituto superiore Facchinetti di Castellanza, Varese, il primo prototipo è stato ideato all’interno di un progetto di educazione digitale dagli studenti Ibro Mateo e Falsetti Antonio di 16 e 17 anni. Il guanto si chiama Good Morning e utilizza dei sensori montati su anelli che si infilano nelle dita e collegati ad una piattaforma digitale. Il guanto rivestito di dispositivi di controllo lungo tutte le dita collegati ad un applicazione, è capace di tradurre la lingua dei segni in un linguaggio vocale e quindi in parole, consentendo a chiunque di comprendere chi parla nella lingua dei segni, Lis.

I ragazzi dell’istituto, impegnati a progettare nuove idee per il futuro, stanno investendo molto tempo e impegno sulla comunicazione e in particolar modo sull’aspetto sociale e sulla quotidianità delle persone sorde. Good morning è stato brevettato dai ragazzi e presentato al Politecnico di Milano e si prepara a diventare un prodotto che cambierà la vita di molte persone senza voce.


Fonte: Isis Facchinetti; Monza in Diretta – 15 marzo 2019

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