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LA FINE DEGLI IMBALLAGGI: ARRIVA IL NATURAL BRANDING

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Il settore alimentare è caratterizzato da un largo ricorso al packaging, la necessità cioè di incartare e confezionare i prodotti destinati alla vendita. Il bisogno di indicare i dati di provenienza e le caratteristiche degli alimenti, obbliga l’utilizzo massiccio e diffuso di materiali spesso inquinanti, primi fra tutti la plastica.

L’arrivo di una nuova tecnologia permette ora di evitare l’impiego di confezioni che vengono buttate subito dopo l’acquisto e introduce l’uso di un laser per marchiare i dati obbligatori per legge, direttamente sulla buccia di frutta e verdura, in modo completamente atossico. Il natural branding, questo è nome del nuovo procedimento, è stato introdotto in Europa dall’azienda Olandese Eosta, attiva nella grande distribuzione di frutta e verdura biologica. Il gruppo serve i principali rivenditori e negozi di alimenti naturali in Europa, Stati Uniti, Canada ed Estremo Oriente.

Il natural branding, come un tatuaggio che utilizza i pigmenti presenti sullo strato esterno della pelle degli ortaggi, non fa uso di sostanze aggiuntive ed è quindi capace di marchiare il prodotto senza alterarne la qualità o il gusto. Questo permette di eliminare completamente etichette e involucri, tra i maggiori responsabili dell’inquinamento ambientale nel mondo.


Fonte: Eosta – 30 maggio 2019

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