È un fenomeno naturale dovuto alla presenza di particolari microrganismi che vivono soprattutto nelle acque pulite e incontaminate e che, depositandosi sulla sabbia, accendono la spiaggia creando un effetto di luminescenza che assomiglia a uno sciame di milioni di lucciole. Questa manifestazione della natura prende il nome di bioluminescenza del fitoplancton.
La bioluminescenza è presente in tutti i mari del mondo ma in misura spesso troppo esigua per essere vista ad occhio nudo ma in alcuni luoghi della Terra, in particolare nei mari tropicali e dove l’acqua è particolarmente pulita e ricca di vita, diventa estremamente scintillante. Gli organismi presenti nel plancton sintetizzano la sostanza organica e la trasformano in energia luminosa, utilizzando la radiazione solare come risorsa. Questo processo conferisce all’acqua un aspetto che assomiglia a quello di un cielo stellato.
Una delle spiagge più famose per questo fenomeno è quella dell’isola Vaadhoo
nell’atollo di Huvadhu alle Maldive che nel mese di febbraio raggiunge il massimo di concentrazione di plancton e la maggior bioluminescenza.
Fonte: La Nuova Ecologia – 5 febbraio 2019
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