L’Italia è prima in Europa per la quantità di cornee donate e tra i Paesi più generosi anche per le donazioni di cuore, di fegato, tessuti e cellule staminali.
Nello scorso anno il record è stato confermato e il numero di trapianti di organi è stato altissimo con il numero dei donatori a cuore fermo addirittura aumentato significativamente, del 25 per cento rispetto al 2017. “Le dichiarazioni di volontà ai Comuni stanno esplodendo” commenta Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti. “Dal nuovo sistema Cie (Carte d’identità elettroniche) sono state registrate 2.160.847 dichiarazioni di volontà, pari al 73,1 per cento del totale, dati che confermano l’eccellenza del sistema dei trapianti italiano” ha inoltre dichiarato.
Molte regioni superano i 30 e vanno verso i 40 donatori per milione, un dato fortemente superiore alla media europea. “Tra le diverse innovazioni nell’attività del 2018″, ha sottolineato Costa, “ci sono stati l’inizio del programma per le catene di trapianti di rene tra coppie incompatibili, innescata da donatore deceduto, il primo al mondo e che ora viene copiato dagli altri Paesi, ma anche il consolidamento del programma di trapianti da donatori a riceventi Hiv positivi o la pubblicazione dei risultati degli studi sull’effetto dell’attività fisica sui trapiantati, un database unico al mondo”. Per quanto riguarda le liste d’attesa il sistema ha registrato un miglioramento, con un calo dei pazienti in quelle per il rene.
Fonte: Rete Nazionale Trapianti; Il Corriere – 18 febbraio 2019
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