Il lockdown è stata un’occasione per smettere di fumare per 630mila persone in Italia.
I dati sono stati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità e indicano che i fumatori nella popolazione sono passati dal 23,3% al 21,9%. Hanno cessato il consumo abituale di sigarette circa 206 mila giovani tra 18-34 anni e 270 mila tra 35 e 54 anni. Molte persone hanno completamente smesso mentre altre hanno incominciato a fare uso di sigarette elettroniche o prodotti a tabacco riscaldato, molto meno tossici delle tradizionali sigarette e meno nocivi per la salute.
“I dati dell’indagine – afferma Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e doping dell’Iss – ci dicono che il fumatore fortemente motivato ce la può fare a smettere e che situazioni di particolari emergenza sanitaria possono diventare una grande opportunità di salute”. Durante il lockdown le telefonate al numero verde dedicato ai tabagisti hanno visto aumentare i fumatori con patologie fumo correlate e i fumatori incentivati a smettere per la paura di essere più vulnerabili al COVID-19.
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Fonte: Ordine dei Medici Chirurgi Odontoiatri della provincia di Forlì Cesena
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