Gli scienziati dell’Università inglese di Bath sono riusciti a costruire il primo neurone artificiale del mondo.
I neuroni artificiali creati con chip di silicio, si comportano proprio come quelli naturali e possono sostituirli nelle loro funzioni, qualsiasi esse siano. Il loro uso può essere destinato per curare malattie croniche neuro degenerative, cardiache o l’Alzheimer, in cui i neuroni non funzionano più correttamente. Questi piccolissimi bioprocessori permettono di riattivare i processi interrotti dalla morte o dalla disfunzione di un neurone, come nel caso di gravi infortuni al midollo spinale. I neuroni artificiali possono riparare i bio-circuiti malati replicando la loro funzione sana e rispondendo adeguatamente al feedback biologico per ripristinare la funzione corporea danneggiata.
Nell’insufficienza cardiaca, ad esempio, i neuroni nella base del cervello non rispondono correttamente al sistema nervoso e a loro volta non inviano i segnali giusti al cuore, che quindi non pompa così come dovrebbe.
Il professor Alain Nogaret, del dipartimento di fisica dell’Università di Bath che ha guidato il progetto, ha dichiarato: “Fino ad ora i neuroni sono stati come scatole nere, ma siamo riusciti ad aprire la scatola nera e scrutare all’interno. Questa scoperta cambia il paradigma perché fornisce un metodo robusto per riprodurre le proprietà elettriche dei neuroni reali nei minimi dettagli.
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Fonte: University of Bath/Tech Xplore – 3 dicembre 2019
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