Le spese per armamenti e personale militare sono sempre di meno nel mondo e la parte di bilancio che gli Stati riservano a queste voci è in costante calo negli ultimi 50 anni.
Un modo per valutare la misura in cui un conflitto violento influisce sull’allocazione delle risorse in un’economia è osservare come la spesa militare, come quota della produzione nazionale, cambia nel tempo. Dalla fine della seconda guerra mondiale, c’è stata una forte diminuzione nelle quote di bilancio militare nella spesa globale dei governi di tutto il mondo. Mentre il mondo spendeva più del 6 per cento del PIL per la difesa e la guerra nel 1960, oggi spende poco più del 2 per cento.
Le spese militari includono il personale militare e civile, funzionamento e manutenzione, approvvigionamenti, ricerca e sviluppo militare. Anche gli eserciti si stanno riducendo rispetto alla popolazione civile. Se negli anni ‘60 si calcolava ci fossero circa 8 militari ogni mille abitanti, nel 2010 questi erano la metà e oggi circa il 70% in meno. Nel computo è considerato non solo il personale di terra come i soldati ma anche quello addetto a ruoli di logistica, pianificazione, formazione e supporto tecnologico e dirigenziale.
_______________________
Fonte: World Bank; Ufficio Studi Mezzopieno
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali-e-portare-la-comunicazione-gentile-nelle-scuole