Per la prima volta al mondo una protesi artificiale ha ridato la
vista a una persona che l’aveva persa a causa di una degenerazione irreversibile.
Questo primato è un traguardo che la scienza medica insegue da oltre 100 anni, quando nel 1905 fu trapiantata con successo la prima cornea umana, operazione a cui non tutti possono essere sottoposti. La nuova cornea sintetica è stata progettata da una startup
israeliana e approvata nel luglio scorso, superando tutti i test
clinici. L’impianto artificiale è stato eseguito su un paziente 78enne che aveva perso la vista dieci anni prima a causa di una deformazione della cornea.
L’impianto Kpro ideato dal dottor Gilad Litvin,
direttore medico della CorNeat Vision, può infatti sostituire una cornea
danneggiata o opaca e restituire la vista. L’intervento è considerato relativamente semplice e ha
richiesto meno di un’ora. La nuova cornea è un nanotessuto sintetico non
degradabile che copre la superficie della palpebra e la
parte bianca del bulbo oculare. Il professor Irit Bahar, capo dell’oftalmologia
del Beilinson Hospital
Petah Tikva in Israele, ha raccontato con orgoglio la grande emozione del momento in
cui al paziente sono state tolte le bende: “Siamo orgogliosi di
essere in prima linea in questo progetto emozionante e significativo che avrà
senza dubbio un impatto sulla vita di milioni di persone”.
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Fonte: PRNewswire; CorNeat Vision – 11 gennaio 2021
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