La buona notizia del giorno ■
“È stata la prima operazione chirurgica della mia vita, ma è stata una bella esperienza. E
quando ho riaperto gli occhi avevo solo un piccolo dolore più che sopportabile. Se dovessi
fare un altro intervento, vorrei ripeterlo in ipnosi” è la testimonianza di un paziente sottoposto a ipnosi durante un intervento per curare un’aritmia cardiaca, presso la Cardiologia dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. L’operazione è stata svolta insieme ad un team di infermieri che dal 2023 è stato formato nel Centro italiano di ipnosi clinica sperimentale dell’Istituto “Franco Granone” di Torino.
“L’infermiera ha iniziato a parlami e a farmi pensare ad altro. Mi ha rassicurato, guidando il mio respiro come se fosse un’onda per calmare il battito cardiaco e mi ha aiutato a rilassare tutti i muscoli del mio corpo portandomi a immaginare di essere al cinema davanti a un film che mi appassionava molto: a un certo punto non ho più sentito il corpo ma sentivo solo la sua voce che mi ha portato nel mondo immaginario de ‘Il Signore degli Anelli’. Mi è sembrato di essere proprio negli ambienti che ho letto nei libri o visto sullo schermo. Sentivo anche gli odori”, ricorda il paziente. L’ipnosi – spiega Ivana Fantino, l’infermiera ipnologa clinica – è uno stato fisiologico particolare di coscienza durante il quale tutte le attività sono amplificate. In questo modo riusciamo a ottenere rilassamento muscolare, una riduzione dei livelli di ansia e della percezione del dolore e la riduzione di sedativi e analgesici”
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Fonte: Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle Cuneo

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