La buona notizia del giorno ■
Una nuova tecnologia che utilizza l’intelligenza artificiale al servizio delle persone con disabilità visive riesce a rendere autonomi gli ipovedenti nella loro vita quotidiana.
Gli occhiali prodotti dalla collaborazione tra Ray-Ban e Meta rendono possibili diverse funzionalità grazie alle telecamere incorporate collegate con un potente processore AI. La funzione “Look and Ask” permette agli occhiali di riconoscere oggetti, situazioni e luoghi, fornendo informazioni utili in tempo reale attraverso una voce guida che viene udita solo dall’utilizzatore degli occhiali. L’utente può, per esempio, orientare gli occhiali intelligenti verso un oggetto e ricevere una descrizione vocale di ciò che sta vedendo, facilitando la navigazione in ambienti sconosciuti o l’identificazione di oggetti.
Un’altra funzione, “Be My Eyes”, riesce a connettere le persone non vedenti con altre persone o con volontari vedenti, tramite videochiamata, per permettergli di ricevere assistenza visiva per svolgere attività quotidiane, come eseguire operazioni complesse, trovare oggetti o orientarsi in nuovi luoghi o in spazi ostici o trafficati.
Gli occhiali si presentano uguali a quelli tradizionali e sono una tecnologia indossabile praticamente invisibile che permette, tra le altre cose, di riconoscere e leggere i testi su etichette, cartelli o indicazioni, ma anche libri o menu e di realizzare traduzioni in tempo reale, di ricevere una navigazione assistita grazie alla connessione al GPS, effettuare il riconoscimento facciale delle persone e gestire i dispositivi smart collegati come telefoni o altri apparecchi di ausilio. Un accompagnatore virtuale utile anche a persone anziane o con altri tipi di disabilità, in grado di migliorare la qualità della vita.
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Fonte: Ray-Ban; foto di Cottonbro studio

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