La buona notizia del giorno ■
Dopo oltre 40 anni di lotta armata, il gruppo terroristico PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) ha annunciato il proprio scioglimento e la fine dell’attività armata.
La decisione è stata annunciata il 12 maggio nel corso del congresso dell’organizzazione e il processo di disarmo avverrà sotto la supervisione di osservatori internazionali e sarà guidato dal fondatore e leader Abdullah Öcalan, detenuto dal 1999. Le armi saranno consegnate in diverse località del Kurdistan iracheno, segnando la fine di un conflitto che ha causato migliaia di vittime e profonde ferite nella regione. La scelta di abbandonare la lotta armata è il segnale di un rinnovato dialogo tra il governo turco e la minoranza curda e apre con questo passaggio a nuove opportunità per costruire ponti e favorire il riconoscimento dei diritti culturali e linguistici dei curdi.
Il PKK è stato un’organizzazione politica e paramilitare fondata nel 1978 da Abdullah Öcalan e un gruppo di studenti curdi, per la creazione di uno Stato indipendente curdo. Il gruppo ha guidato una lotta armata contro lo Stato turco, con attacchi, sequestri e attentati su larga scala, causando oltre 40.000 vittime tra militari turchi, guerriglieri del PKK e civili. Il 27 febbraio 2025, Öcalan aveva inviato una lettera, chiedendo la fine della lotta armata. Il PKK ha in seguito ha dichiarato di aver completato la sua missione storica, annunciando che la causa curda d’ora in poi dovrà essere perseguita attraverso mezzi diplomatici e politici, piuttosto che con la violenza.
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Fonte: ANF News

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