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La mortalità per malattie non trasmissibili come il cancro, le sindromi cardiache e l’ictus è diminuita in quattro Paesi del mondo su cinque tra il 2010 e il 2019, l’ultimo decennio appena analizzato da un rapporto dell’Imperial College di Londra.
I decessi per malattie croniche e temporanee sono diminuiti nell’82% dei Paesi del mondo per le donne e nel 79% di Paesi per gli uomini. Tumori, malattie cardiovascolari, diabete e patologie respiratorie hanno registrato un calo significativo, fino al 20% in alcune nazioni, grazie a politiche sanitarie più efficaci, screening precoci e l’aumento dell’accessibilità alle cure. Le donne nei paesi dell’Asia centrale, del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale hanno avuto in media la riduzione maggiore (calo medio assoluto di 6,6 punti percentuali, con 25 dei 28 paesi di questa aera del mondo che hanno registrato un calo), seguite da quelle dell’Europa centrale e orientale. Per i maschi, la riduzione maggiore è stata tra i paesi dell’Europa centrale e orientale (calo medio assoluto di 6,7 punti percentuali con 19 dei 20 paesi in calo), seguiti da Asia centrale, Medio Oriente e Nord Africa. Molti dei miglioramenti sono conseguenza delle politiche di controllo dell’alcol e di accesso ai farmaci. In Italia, il calo assoluto del rischio di morte prima degli 80 anni per malattie non trasmissibili è stato di circa –2,5 punti percentuali per le donne e di –4,2 punti percentuali per gli uomini.
Nell’ultimo anno analizzato (2019) le malattie non trasmissibili hanno rappresentato 42 dei 57 milioni di decessi avvenuti a livello globale.
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Fonte: Imperial College London; The Lancet

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