In Africa è in atto una
rivoluzione: una nuova generazione di leader sta cambiando dal basso le sorti
dei propri paesi con innovazioni tecnologiche digitali applicate al settore
primario, il più importante per lo sviluppo locale.
Giovani africani stanno
rilanciando i settori dell’agricoltura, della pesca e dell’allevamento
risolvendo una serie di problematiche storiche attraverso la tecnologia mobile e
digitale.
Un esempio eclatante,
il progetto senegalese Sooretul (che in lingua wolof significa “non troppo
lontano”): una piattaforma di vendita online realizzata da una start up di giovani
ragazze con l’obiettivo di aiutare le donne impegnate nella trasformazione di
frutti e cereali locali a trovare uno spazio nel mercato dominato dalle
importazioni di prodotti europei.
Storie di impegno,
talento e creatività che raccontano un’Africa decisamente diversa da quella cui
siamo abituati, con scenari di partecipazione prima inesistenti che vedono i
contadini protagonisti di un cambiamento sempre più sganciato dall’assistenza
occidentale.
Un mondo pressoché sconosciuto che
oggi viene però illuminato da una piattaforma di ricerca giornalistica –
Agritools – sulle realtà africane innovative che sviluppano Icts (Information
and communication technologies) nel settore primario. L’idea è venuta a
Elisabetta Demartis, ventottenne laureata a Torino in Economia dello sviluppo.
La piattaforma digitale mette in rete le esperienze raccolte nel corso di
un’indagine sul campo volta ad esplorare l’impatto delle nuove tecnologie e del
web sul cambiamento rurale in Africa.
Con Agritools, Elisabetta ha vinto
il Journalism Grants, il premio finanziato dall’European Journalism Center e
dalla Gates Foundation.
Fonte: Agritoolsand Ghana