La grande distruzione delle foreste della Cina, dopo decenni di avanzamento progressivo, inondazioni e la massiccia conversione in terreni agricoli, è oggi una storia di recupero e
di riscatto, non solo del grande Paese asiatico ma per tutto il pianeta. Le foreste cinesi sono in ripresa, con una crescita netta dall’anno 2000 di circa l’1,6%.
È l’Università del Michigan che rileva e quantifica i risultati di questo grande successo in una pubblicazione sulla rivista Science Advances (i Risultati della Scienza). “È incoraggiante che le foreste della Cina siano in crescita, proprio nel bel mezzo delle sua più grande sfida ambientale come il grave inquinamento dell’aria e dell’acqua" ha dichiarato Rachel Carson responsabile del CSIS, il Centro per i Sistemi di Integrazione e per la Sostenibilità. “Nel mondo globale di oggi la Cina è sempre più connessa con gli altri Paesi, sia sotto l’aspetto socio-economico che ambientale”.
Dall’inizio del 21° secolo la Cina ha messo in atto la più grande operazione di conservazione delle foreste e di protezione del pianeta, il programma Natural
Forest
Conservation che vieta il taglio degli alberi in alcune zone boschive e compensa i residenti per l’attività di monitoraggio che impedisce la raccolta illegale di legname.
"I risultati sono molto positivi per la Cina”, ha detto l’autore Andrés Viña. “Il suo programma sta funzionando in modo efficace e contribuisce notevolmente all’eliminazione del carbonio sul pianeta”.
Gli scienziati hanno utilizzato per la ricerca una combinazione di dati, tra cui la mappa delle foreste della NASA, insieme con le immagini ad alta risoluzione spaziale disponibile da Google.
Fonte: Science Advances – 18 marzo 2016