Si chiama Condominio 5.0 la concezione di condivisione degli spazi abitativi che realizza un nuovo modello di progettare e vivere i condomini per migliorare la qualità della vita di chi ci abita e per abbattere i costi in bolletta e gli sprechi.
Molti edifici dal punto di vista energetico disperdono energia termica d’inverno e si surriscaldano d’estate: case vecchie e poco efficienti che necessiterebbero di interventi strutturali e di ammodernamento. Le strutture residenziali in cattivo stato di conservazione sono il 16,8% del totale nazionale e su gran parte di questi immobili la dispersione termica da solai, pilastri, infissi e pareti perimetrali contribuisce a uno spreco che può raggiungere il 30%.
Il nuovo impegno di Legambiente di sharing economy condominiale fa sì che la spesa energetica possa essere ridotta fino al 50%, rendendo accessibili e monitorando le informazioni sui consumi e applicando stili di vita innovativi. Tutti i residenti che credono nella condivisione per rendere i palazzi condominiali luoghi più accoglienti sono coinvolti, mettendo per esempio a disposizione gli spazi poco utilizzati per trarne un beneficio comune oltre a ridurre i consumi, ricevere agevolazioni fiscali e godere di vantaggi ambientali.
Da Milano arriva l’esempio del condominio green di San Gregorio. Costruito all’inizio del Novecento con 49 abitazioni, è il risultato di un modello di sharing economy condominiale vincente: raccolta degli oli esausti, pile, apparecchiature elettriche ed elettroniche e farmaci scaduti, orti urbani in cortile sono i servizi creati e condivisi da questa realtà condominiale 5.0 che ha reso la propria abitazione uno spazio di impegno ambientale.
Fonte: Legambiente, Centro Nazionale per la Promozione dell’Energia Sostenibile – 31 gennaio 2018