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I PARTI NATURALI AI MASSIMI STORICI IN ITALIA

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Continuano a diminuire i parti che ricorrono all’intervento cesareo in Italia e per la prima volta scendono al di sotto del 25% delle nascite totali.

I parti naturali sono passati dal 71% del 2010 al 75,5% dello scorso anno e continuano a salire progressivamente, secondo i dati diffusi dal rapporto sul Piano Nazionale Esiti pubblicato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. La rilevazione calcola che dal 2010 siano circa 58.500 le donne alle quali è stata evitata un’operazione chirurgica e un taglio cesareo. 

Più in generale, migliora l’efficacia e la sicurezza del sistema sanitario italiano, così come valutato dal Programma Nazionale Esiti curato dall’Agenas. La valutazione su scala nazionale che tiene conto di 166 diversi indicatori, 70 dei quali legati ai volumi di attività, 67 relativi all’esito e 29 correlati all’ospedalizzazione, delinea un quadro del sistema sanitario in linea con il trend di miglioramento che è in atto negli ultimi anni e in continua evoluzione positiva.

Aumentano gli ospedali che in Italia operano le fratture del femore negli oltre 65enni entro due giorni e anche sull’assistenza a pazienti con ictus e infarto proseguono i segnali positivi; pressoché tutti gli indicatori presi in esame sono in crescita. Nel 2010 solo il 31% delle fratture a collo e femore veniva operato entro due giorni, nel 2016 la proporzione di interventi tempestivi è passata al 58%.


Fonte: Agenzia Nazionale peri servizi Sanitari Regionali; Programma Nazionale Esiti – 19 gennaio 2018

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