La mia auto è di tutti. L’idea è di un italiano e sfrutta la nuova tecnologia del blockchain per permettere ai privati di prestare la propria vettura in una sorta di noleggio a catena di fiducia.
Il car-sharing è presente da tempo nelle nostre città ma mettere a disposizione la propria auto pareva impensabile, soprattutto a causa del rischio di furti o abusi. Un trentenne siciliano, Salvatore Palella, ha pensato di applicare lo stesso sistema di
AirBnB, usato con le case e di Uber con i taxi, per rendere la mobilità in auto un patto fra privati. Grazie a una piattaforma a blocchi alimentata da una cripto-valuta a garanzia delle transazioni, lo scambio è protetto e ognuno può prestare la propria auto in sicurezza quando non gli serve.
Attraverso il telefono e senza alcun intermediario, l’auto viene passata ad una altra persona grazie ad un sistema di intelligenza artificiale installato a bordo del veicolo con cui il proprietario può avere il controllo remoto dei meccanismi di gestione e blocco del veicolo. Il sistema installato gratuitamente sull’auto permette di organizzare tutto con il telefono cellulare, comunicando direttamente con potenziali noleggiatori in base alle loro esigenze. A vigilare su tutti i processi, sia quelli di pagamento, sia quelli di tipo burocratico, è la Blockchain, il protocollo reso celebre dai Bitcoin e dalle altre criptovalute che sfrutta le catene di blocchi di dati distribuiti sulla rete.
Dal periodo di lancio, nello scorso mese di febbraio, quando Helbiz ha iniziato la sua campagna, sono stati venduti 400 milioni di kit.
Fonte: Helbiz – 22 maggio 2018