È stato approvato in via definitiva dal Parlamento Europeo il pacchetto sull’economia circolare. L’accordo è stato votato dalla grande maggioranza ed è passato con un plebiscito di 580 voti su 661 membri che conferma il forte consenso da parte degli Stati membri.
L’accordo prevede che almeno il 65% dei rifiuti solidi urbani sia sottoposto a trattamenti di riciclaggio e che gli imballaggi non dispersi arrivino fino al 70% entro il 2030. Dal 2023 sarà obbligatoria in tutta l’UE la raccolta differenziata dei rifiuti organici per il compostaggio. La raccolta selettiva obbligatoria è prevista anche per i materiali di origine tessile e per i materiali pericolosi presenti nei rifiuti domestici come vernici, pesticidi, oli e solventi. Nel pacchetto è inoltre prevista una campagna per il dimezzamento degli sprechi alimentari lungo tutta la catena di produzione, la distribuzione e il consumo; dall’origine alla fonte.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista entro 30 giorni, per poi aprirsi il periodo di circa 24 mesi per il recepimento da parte dei singoli Stati. “L’Italia rispetto a questo quadro può davvero posizionarsi ai primi posti nell’Europa dell’economia circolare. Può infatti già avvalersi di tante esperienze di successo, come il divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica, praticate da Comuni, società pubbliche e imprese private, che fanno della penisola la culla della nascente economia circolare europea” ha dichiarato
Stefano Ciafani presidente di Legambiente.
Fonte: Europarlamento; Legambiente – 18 aprile 2018