La buona notizia del giorno ■
Le popolazioni ittiche nei mari europei mostrano segni di ripresa e la sostenibilità complessiva della pesca nell’Unione Europea è in miglioramento da molti anni, raggiungendo la sostenibilità per una gran parte degli stock ittici.
Secondo gli ultimi dati rilasciati dalla Commissione europea, il numero di stock sovrasfruttati (popolazioni di pesci pescati a un ritmo superiore alla loro capacità naturale di rigenerarsi) è in calo e più di 20 specie hanno raggiunto soglie di pesca sostenibili. L’Atlantico nord-orientale si distingue per i risultati più positivi: il Golfo di Biscaglia è diventato la prima area marittima dell’UE senza stock sovrasfruttati. Anche nel Mediterraneo e nel Mar Nero si osservano progressi, soprattutto in seguito all’applicazione del piano di gestione pluriennale per il Mediterraneo occidentale, avviato nel 2019, che ha imposto una riduzione dello sforzo di pesca del 40% e introdotto meccanismi di compensazione per i pescatori, favorendo una graduale ripresa degli stock demersali (quelli che vivono sul fondale marino). Obiettivo è anche l’equilibrio tra capacità e opportunità che considera le prestazioni socioeconomiche del settore e incentiva una pesca più selettiva e efficiente.
Il rapporto tra la mortalità effettiva da pesca e il livello sostenibile (F/FMSY) nei mari europei ha raggiunto negli ultimi anni l’equilibrio. Valori superiore a 1 indicano sovrasfruttamento; inferiori o uguali a 1 sostenibilità. Le analisi indicano che pesca sostenibile e efficienza energetica delle flotte tendono a ottenere risultati migliori e a generare salari più elevati anche per gli equipaggi.
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Fonte: Ufficio studi Mezzopieno – Guarda altri grafici
Directorate-General for Maritime Affairs and Fisheries

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