La buona notizia del giorno ■
Il Brasile ha istituito un programma che permette attraverso la lettura di reintegrare le persone che hanno commesso un reato. Il Ministero della Giustizia ha introdotto una legge che precedentemente permetteva la remissione basandosi sul numero di giorni di lavoro e che da alcuni anni è stata modificata per includere la remissione per studio e lettura. Ai carcerati sono messe a disposizione biblioteche con una grande varietà di volumi che possono prendere in prestito. Il detenuto può scegliere il suo libro e ha un mese per leggerlo e per compilare una relazione scritta che dimostri la conoscenza del testo. Per ogni recensione, la pena del detenuto viene ridotta di 4 giorni, fino a 12 libri all’anno, che equivale a 48 giorni di pena in meno da scontare. Esistono anche libri in linguaggio Braille per gli ipovedenti e audiolibri per gli analfabeti.
Nel 2024 ci sono state quasi 300mila richieste di libri in tutto il Paese. L’istruzione e la lettura diventano strumento di libertà e aprono strade per immaginare nuovi percorsi nella vita, suggerendo riflessioni, interrogativi, dubbi, proiezioni verso il futuro e riletture del passato. Con l’aiuto delle case editrici che donano i libri per le carceri e realizzano programmi di scrittura, il progetto ha dimostrato che i detenuti non sono solo buoni lettori ma anche eccellenti critici letterari. Le recensioni letterarie dei detenuti spesso vengono pubblicate e diventano oggetto di riflessione anche per chi è fuori dal carcere.
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Fonte: Segreteria Nazionale per le Politiche Penali; Carambaia

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