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Dopo anni di silenzio e timori di estinzione, nuove osservazioni condotte tra maggio e settembre 2025 hanno confermato la presenza di alcuni esemplari di vaquita marina nell’Alto Golfo di California, in Messico. La notizia è stata diffusa da Sea Shepherd Conservation Society insieme alla Commissione Nazionale delle Aree Naturali Protette e al governo messicano. Ancora più sorprendente è l’avvistamento di alcuni cuccioli, segnale che la specie, seppur ridotta a pochissimi individui, continua a riprodursi.
La vaquita, una piccola focena endemica del Golfo di California, è considerata il mammifero marino più minacciato del pianeta. Negli ultimi decenni la sua popolazione è crollata a poche decine di esemplari, a causa della pesca illegale con reti da posta, utilizzate soprattutto per catturare il totoaba, un pesce la cui vescica natatoria è molto ricercata sul mercato nero asiatico. Queste reti intrappolano accidentalmente le vaquita, portandole a una drastica riduzione numerica. Il nuovo monitoraggio, condotto con metodi acustici e visivi, ha mostrato non solo la sopravvivenza della specie, ma anche un miglioramento delle condizioni ambientali, grazie alla riduzione delle reti illegali nell’area. Per la prima volta da anni, non sono stati rilevati strumenti di pesca vietati durante le spedizioni.
I biologi avvertono che la strada per salvare la vaquita è ancora lunga: con meno di dieci individui rilevati allo stato attuale in natura, il rischio di estinzione resta altissimo. Tuttavia, la nascita di cuccioli e l’impegno delle autorità messicane e delle ONG internazionali rappresentano un barlume di speranza concreto per il futuro di questo cetaceo.
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Per approfondire le fonti originali: Sea Shepherd; immagine di Gemini AI

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