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Il Piemonte si conferma una regione virtuosa su riciclo, recupero del materiale ed economia circolare: continua la crescita della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che raggiunge il 68,9%, con un ulteriore punto percentuale rispetto al 2023. Ogni cittadino piemontese nel 2024 ha consegnato alla raccolta differenziata circa 360 kg di rifiuti, lasciandone meno della metà (163 kg) nel rifiuto indifferenziato residuo.

A livello provinciale l’obiettivo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata previsto dalla normativa nazionale e dal piano regionale rifiuti viene raggiunto da tutte le realtà, compresa la Città metropolitana di Torino per la prima volta nel suo complesso. I dati sono forniti dall’Osservatorio Rifiuti della Regione Piemonte, che acquisisce sistematicamente dal 2001 informazioni sulla gestione dei rifiuti urbani e in particolare quelle relative alla produzione, allo smaltimento e al recupero dei rifiuti differenziati e indifferenziati a livello comunale, consortile e provinciale.

19 consorzi su 21 hanno raggiunto l’obiettivo, con in testa il Medio Novarese e il Chierese a pari merito (raccolta differenziata 84%). Queste cifre per l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati sono “il frutto dell’impegno di amministrazioni comunali, consorzi e soprattutto dei cittadini che ogni giorno dimostrano un senso di responsabilità sempre maggiore”. Sono purtroppo i comportamenti delle città più popolose a influenzare negativamente il raggiungimento degli obiettivi. I Comuni che superano il 65% di differenziata, infatti, aumentano a 792 (775 nel 2023) e la maggior parte (86%) ha meno di 5000 abitanti residenti (dato Istat 2023).

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Articolo di: Elisabetta Gatto

Per approfondire le fonti originali: Regione Piemonte ; Foto di Canva

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