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IL CUCCIOLO DI LABRADOR CHE CURA IN OSPEDALE

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La
scienza ha ormai accertato l’importanza della relazione tra cane e paziente. Un
altro passo importante  nel percorso di
umanizzazione degli ospedali è stato compiuto a Perugia: una ragazza di 16 anni,
ricoverata nell’ospedale del capoluogo umbro per disturbi del comportamento
alimentare, da alcune settimane divide la stanza di degenza con il suo cucciolo
di Labrador, primo cane di proprietà di un paziente ad essere ammesso nella
struttura.

La
direzione sanitaria ha accordato il permesso convinta che in questo modo la
paziente potrà distogliere la sua attenzione dal cibo dedicandosi ad attività
che riducono il disagio e valorizzano sentimenti di serenità e di gioia.

Nella
struttura di onco-ematologia pediatrica del S. Maria della Misericordia già da
tempo alcuni volontari promuovono attività ludiche che coinvolgono gli animali.
“Non solo Pet-terapy – sostiene il direttore sanitario Manuela Pioppo – a breve estenderemo questo percorso di umanizzazione anche nella struttura di oncologia
medica, individuando un apposito spazio. Verranno valutate di caso in caso le
richieste avanzate dai medici che dovranno evidenziare una utilità terapeutica”.

La
presenza del cucciolo Emily sta già dimostrando la sua efficacia  terapeutica. “Emily mi infonde tanta serenità
– ha detto la ragazza – sentivo molto la sua mancanza, il desiderio di
accarezzarla; per me lei è importante, mi aiuta a stare meglio, voglio farcela
anche perché l’affetto che ho per lei è ricambiato”.


Fonte:
Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia

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