E’ l’Europa l’area del mondo in cui si vive meglio. Lo ha stabilito la ricerca del prestigioso Centre for Economics and BusinessResearch, che ogni anno analizza la qualità della vita su un campione di 50grandi capitali del pianeta definite Smart Cities, valutandone una lista di
parametri che vanno dalla crescita, all’inclusione sociale, dal grado di auto-realizzazione
alla sostenibilità dello sviluppo.  La ricerca da un
forte peso alla sostenibilità del progresso in base alla sua
capacità di soddisfare le esigenze dei cittadini senza compromettere la qualità
della vita delle generazioni future. Delle cinquanta città analizzate, quattordici
fanno parte dell’Unione Europea, tra cui le prime sei.

La città più vivibile al mondo nel 2015 è Francoforte,
seguita da Londra e da Copenhagen. La città tedesca si è
aggiudicata la vetta per il secondo anno consecutivo grazie alle coraggiose misure di riduzione di CO2 che
adotta ormai da 25 anni e al suo immenso parco urbano di 8000 ettari.

Roma si colloca al 24° posto nella graduatoria generale ma
all’8° nella classifica parziale che giudica la qualità del rapporto
con il pianeta. Le capitali europee sono particolarmente sostenibili e vincenti
nella gestione dell’inquinamento e nelle emissioni e spiccano per virtù nelle
relazioni sociali e nella percezione del tempo libero.

Molte delle grandi città più rinomate come New York, Tokyo o
Hong Kong sono penalizzate in questa analisi dall’alto costo delle proprietà e
dal basso rapporto di qualità della vita in relazione al lavoro. In medio
oriente, a discapito delle grandi ricchezze presenti, la bassa capacità di
gestire le scorie e il forte impatto sull’ambiente, abbassa notevolmente
la qualità della vita.

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Fonte:
Centre for Economics and Business Research

Risorse: www.sustainablecitiesindex.com