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LA MIGLIOR RACCOLTA DIFFERENZIATA IN ITALIA E’ A TORINO

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L’ Italia è uno dei paesi al mondo in cui la la raccolta differenziata e più sviluppata.

Ogni anno, a dicembre,
viene pubblicato un rapporto
che illustra la posizione dell’Italia rispetto alla buona pratica della
raccolta differenziata. Si tratta di un documento ufficiale intitolato “L’Italia del Riciclo”, elaborato da Fise Unire (l’associazione di
Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Inoltre, Legambiente“Comuni ricicloni”,
dove si definisce virtuoso il
comune che differenzia almeno il 65% dei rifiuti.

In vetta alla
classifica delle grandi città dove risiede il maggior numero di cittadini
virtuosi vi è Torino, su un totale di 106
comuni premiati nel 2015. Il dato è particolarmente significativo dal momento che solo il 5% dei capoluoghi italiani è riuscito ad
entrare nella classifica virtuosa.

Secondo il report, il settore del riciclo è in forte espansione: nonostante l’impatto
della crisi dei mercati internazionali e dei consumi, l’incertezza del quadro
normativo e l’inadeguatezza dei mercati di sbocco delle materie riciclate, continua a crescere il riciclo degli
imballaggi (più 1% nel 2013 rispetto all’anno precedente). Questo flusso sostiene settori industriali (siderurgia, mobili, carta, vetro) strategici per
il nostro Paese.

Un’industria della green economy che negli ultimi 5 anni
non ha arrestato la sua crescita
. L’Italia dei rifiuti genera più occupazione.
Le imprese che operano nel settore della gestione della spazzatura sono
aumentate del 10%: di queste, il 94% fanno attività di recupero; i posti di
lavoro registrano un incremento del 13%, mentre il fatturato del recupero dei
rifiuti sfiora i 34 miliardi. La “raccolta
differenziata” mira al riutilizzo dei prodotti di scarto per poterne
ottenere di nuovi, con vantaggi economici e ecologici; non si tratta solo di
una sana abitudine, ma di un’esigenza.  

Il VII Programma d’azione
per l’ambiente – approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio con pubblicazione
sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L. 354 del 28 dicembre 2013 –
definisce un quadro generale per le politiche europee da seguire in materia
ambientale fino al 2020. Si evidenza in particolare cone la piena attuazione
della legislazione dell’Unione sui rifiuti consentirebbe di risparmiare 72
miliardi di euro l’anno, di aumentare il fatturato annuo dell’Unione di 42
miliardi di euro nel settore della gestione e del riciclaggio dei rifiuti e di
creare oltre 400 mila posti di lavoro entro il 2020.


Fonte: Associazione Unire; Fondazione Sviluppo Sostenibile

Redazione Volonwrite per Mezzopieno

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015

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