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I BAGNINI VOLONTARI CHE SALVANO I MIGRANTI

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Si chiamano “Open
Arms” (braccia aperte), sono i soccorritori volontari che hanno assistito nello
sbarco circa un quarto delle quasi 500 mila persone approdate sull’isola di
Lesbo nel 2015.

Tutto è cominciato nel
settembre scorso quando Oscar Camps,  il
direttore di una società spagnola di servizi di salvataggio marittimo, vede
alla televisione le foto di bambini morti sulle spiagge e decide di fare
qualcosa: parte per la Grecia con un collega e organizza un primo gruppo di bagnini
volontari, dipendenti della sua società. Nasce la ong “Proactiva Oper Arms”,
che attraverso un crowdfunding raccoglie in breve tempo oltre 500 mila euro che
vengono investiti per i gommoni e altre attrezzature.

Accanto ai 30
“socorristas” operano gratuitamente decine di volontari provenienti da ogni angolo del mondo,
in una gara di solidarietà che durante le festività natalizie si è fatta molto
intensa.

All’inizio gli “open
arms” stavano solo sulla riva, con mute e tavolette per nuotare, poi hanno
utilizzato una moto d’acqua con cui affiancano i gommoni dei profughi dando
istruzioni utili per la stabilità dei mezzi; oggi dispongono di tre gommoni
fuoribordo semi-rigidi su cui trasbordare persone in difficoltà durante la
traversata dalla Turchia alla Grecia.


Fonte: Proactiva Open Arms

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015

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