È già stato definito il miracolo italiano a due ruote. La prima bicicletta ibrida al mondo è stata inventata da un team di ingegneri del Politecnico di Milano. Si chiama Bike+ ed è la prima ad utilizzare l’energia umana nei momenti in cui è più facilmente usufruibile per restituirla nei momenti difficili.
Nata da uno spin off dell’Università milanese per lo studio della riduzione dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, la rivoluzionaria bici raccoglie l’energia in una piccola batteria che aiuta il ciclista a ridurre la fatica quando è in difficoltà, come in salita o in situazioni di partenza faticose. Un piccolo motore del peso di 3kg, posizionato nella ruota, si ricarica sfruttando l’energia generata dalle gambe e si attiva in salita restituendoci la forza in eccesso accumulata in discesa, in frenata o pedalando all’indietro.
L’intuizione geniale del team di ricercatori del Politecnico è stata quella di cercare di sfruttare le analogie tra il motore termico delle automobili e il motore termico dell’uomo. In questo modo si è lavorato sulle potenzialità della macchina, che è il corpo umano, che genera energia ma che la può anche disperdere. La Bike+ sfrutta al massimo ogni movimento e lo trasforma in forza motrice a costo e impatto ambientale nullo.
Zehus ha già iniziato la fase produttiva ed ha realizzato e venduto alcune migliaia di biciclette Bike+.
Fonte: Zehus; Politecnico di Milano