Una nuova tecnica per la ricostruzione della laringe segna la fine della perdita della parola dopo una tracheotomia.
L’intervento è stato eseguito nei giorni scorsi con successo a Torino, su un uomo di 75 anni affetto da carcinoma laringeo ed ha permesso di evitare che la tracheotomia compromettesse per sempre la possibilità del paziente di parlare autonomamente. La nuova metodica all’avanguardia riesce a preservare le vie naturali, consentendo il mantenimento della funzione fonatoria, deglutitoria e respiratoria.
“L’innovativa ricostruzione consente di intervenire radicalmente sulla lesione e utilizza la muscolatura del collo per compensare l’ampia perdita della parte di laringe invasa dal tumore, evitando una laringectomia totale che comporta sempre la tracheotomia e l’assenza della voce” spiega il Dott. Fabio Beatrice, direttore dell’otorinolaringologia dell’ospedale San Giovanni Bosco, l’unico ospedale in cui si effettua questo intervento in Italia insieme alle Molinette, sempre di Torino.
I due centri di riferimento italiani sono situati entrambi nel capoluogo piemontese e seguono la recente assegnazione alla città di altre due eccellenze italiane, quella per la patologia pancreatica assegnata all’ospedale S. Giovanni Bosco e quella per la modulazione cardiaca all’ospedale Mauriziano.
Fonte: Quotidiano Piemontese – 1 novembre 2017