La plastica scaricata nei fiumi è una delle fonti di inquinamento principali non solo dei corsi d’acqua ma anche di mari e litorali.
Una nuova tecnologia italiana è stata messa a punto per ridurre la quantità di rifiuti nocivi portati dai fiumi e scaricati sulle coste. Si tratta di un dispositivo di raccolta composto da barriere in polietilene che intercettano, selezionano, intrappolano e infine raccolgono la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dai fiumi. Il sistema, simile ad una diga galleggiante, è stato installato per la prima volta sul Po nella località Pontelagoscuro, nel Comune di Ferrara, a 40 km dalla foce, così da consentire una raccolta dei rifiuti presenti lungo quasi l’intero corso del grande fiume.
La diga mobile non interferisce con la flora e la fauna del fiume in quanto la raccolta viene eseguita solo nella parte superficiale della colonna d’acqua. Piccole barche raccolgono periodicamente i rifiuti, in prevalenza plastica e materiali legnosi e li portano a riva dove vengono trasportati presso un impianto dove avviene la loro separazione. La componente plastica è inviata a successivi trattamenti e al riciclo e molto materiale è utilizzato per il recupero energetico.
Il progetto del Consorzio Italiano Castalia sta dando ottimi risultati ed ha già ricevuto proposte per essere esportato in altri grandi fiumi del mondo che gettano nei mari e negli oceani tonnellate di plastica e materiali inquinanti ogni giorno.
Fonte: Consorio Castalia; Corepla; Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Autorità Distrettuale Bacino del Po – 18 luglio 2018