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LA PROVINCIA AFGANA DICHIARATA LIBERA DALLE MINE

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La provincia più letale dell’Afghanistan per le mine
antiuomo è stata dichiarata libera dagli ordigni esplosivi dopo un lavoro di
sminamento e pacificazione durato decenni

La notizia è stata data dalla HALO Trust, l’ente incaricato dell’opera
di bonifica dei territori post-bellici dallo stato afgano. L’organizzazione ha
dichiarato di aver sgombrato oltre 600 campi minati nella provincia occidentale
di Herat, in Afghanistan, setacciando metro per metro oltre 40 milioni di metri
quadrati di terra. Circa 60.000 persone sono state fatte trasferire in altri
luoghi per permettere questa lunga operazione e sono state alloggiate in un nuovo
distretto urbano costruito apposta su terreni precedentemente sgomberati. Il
portavoce di HALO, Paul McCann, ha dichiarato che circa l’80% dei campi minati
del paese è stato sgomberato negli ultimi tre decenni.

Dopo la fine del conflitto afgano, una media di 125 persone ogni
anno sono state colpite dalle mine fino a che non è stata avviata la bonifica
nel 2008, finanziata dal dipartimento di aiuti esteri della Gran Bretagna.
Secondo la HALO, la rimozione delle mine sta permettendo poco per volta di
migliorare le prospettive economiche della regione, dal momento che le persone
possono ora accedere a terreni agricoli in un’area in cui tre quarti dei
residenti sono contadini. La maggior parte delle mine sono un’eredità delle
guerre risalenti ai conflitti degli anni ‘80 e ’90, quando i mujaheddin afgani
combatterono prima contro l’Unione Sovietica e poi tra loro. Da allora
l’Afghanistan ha firmato il trattato globale del 1997 che vieta l’uso di mine.


Fonte: Reuters – 15 febbraio 2018

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